Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Va bene il ravvedimento, ma basta con queste strumentalizzazioni”
Roma – “Accogliamo con piacere il ravvedimento del sindaco leghista, ma è ora di finirla con le strumentalizzazioni. Prima di dare libero sfogo a certe esternazioni sarebbe meglio contare fino a cento”. Interviene così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, sulla notizia del ripensamento del primo cittadino di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini: l’amministratore del Carroccio aveva, infatti, intenzione di impedire alla banda comunale l’esecuzione di «Bella Ciao» in occasione del giorno della Liberazione, imponendo in alternativa «La Canzone del Piave». L’iniziativa aveva suscitato lo sdegno dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che ha protestato contro la direttiva del primo cittadino, sottolineando l’importanza per la collettività del motivo popolare. Di qui, la marcia indietro di Azzolini. “Crediamo - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che i rappresentanti della Lega Nord debbano smetterla di suscitare il malcontento popolare con azioni scellerate”.