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Tagli alla scuola più aspri in Molise, l’analisi della Aurisano

 

La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “La conseguenza è un’offerta didattica più povera, necessaria un’organizzazione diversificata e competitiva di livello europeo”

 

“La variazione negativa del 5 per cento degli insegnanti e la riduzione del numero degli alunni del 2,2 per cento in Molise per l’anno scolastico 2010/2011 costituisce una proiezione scontata e un effetto facilmente prevedibile nella politica dei tagli prevista dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dal Ministero della Pubblica Istruzione nel triennio precedente. Pertanto, la riduzione dei costi della scuola attuata dal Governo ha inciso profondamente sulla qualità dell'offerta didattico-formativa”. Questa la prima analisi della responsabile per il Molise dell’Italia dei Diritti Anna Aurisano al drammatico dato sul calo degli insegnanti, le cifre circa l’aumento dell’abbandono degli studi e il totale stato terminale del sistema scuola che nel Molise sembra essere più accentuato che altrove. Su questi punti l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro esprime tutta la sua preoccupazione: “Con la soppressione delle classi i corsi attuali, soprattutto nelle scuole superiori, sono stati ridimensionati e soppressi. Quindi il percorso curricolare è stato sconvolto. Le ragioni della permanenza in una scuola sono venute meno. Il risultato prevedibile è quello dell'innescarsi di una deriva verso un graduale abbandono e, negli istituti superiori, di una mancanza di iscrizioni. Si tratta di dinamiche negative che caratterizzano sempre più la vita delle scuole di aree interne, come quella della realtà molisana, ricca di piccoli comuni sparsi nel territorio”.  L’affondo della Aurisano è critico sulle recenti proposte in materia: “Anziché stanziare un milione di euro per la spesa scolastica destinata alle famiglie molisane, come ventilato dall’assessore all’Istruzione Filoteo Di Sandro, occorre invece invertire la rotta e creare  una buona scuola migliorandone le condizioni organizzative. Bisognerebbe – conclude la Aurisano - predisporre una piattaforma formativa unica del Molise, partendo dal dato concreto della popolazione scolastica, dal bisogno di una formazione corrispondente al nuovo contesto europeo nell’ottica del Trattato di Lisbona, dall'opportunità di creare un'offerta diversificata, e soprattutto di qualità, capace di offrire ai ragazzi un'istruzione pubblica e una formazione più rispondente alle attitudini di ciascuno e propizia per lo sviluppo del Molise”. 

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