Il responsabile cittadino dell'Italia dei Diritti: "Siamo molto preoccupati ed esprimiamo la massima solidarietà agli agenti penitenziari"
Roma - Prosegue la protesta nel carcere di Frosinone. Dopo i sindacati, autori nei giorni scorsi di un sit-in fuori dai cancelli della struttura penitenziaria, a mobilitarsi questa volta sono stati gli agenti carcerari che hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la carenza di personale. "Come Italia dei Diritti - ha dichiarato il responsabile per Frosinone del movimento, Giancarlo Flavi - siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo. È da tempo che questa situazione va avanti ed ora potrebbe esplodere in tutta la sua gravità, rischiando di coinvolgere anche gli altri istituti ciociari di Cassino e Paliano".
La casa circondariale in questione è in grado di ospitare circa 300 detenuti mentre nello stato attuale i carcerati sono ben 516, a fronte di 216 unità di polizia penitenziaria che non sono nelle condizioni di poter svolgere il loro lavoro al meglio. "Per quanto ci riguarda - prosegue il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro - diamo la massima solidarietà ai poliziotti che vivono sulla loro pelle una situazione difficile e chiediamo al ministro Alfano di occuparsi di questa vicenda. È venuto il momento di risolvere una situazione che non è più sostenibile e che rischia di diventare ogni giorno sempre più esplosiva".