La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “La Gelmini sta danneggiando la professione degli insegnanti e la formazione degli alunni”
Roma – “Il calo dei posti per docenti comporta accorpamenti degli insegnanti, riduzione dell’orario di cattedra, aumento del carico di insegnamento e scarsa qualità del lavoro fornito. Questi disagi si sono già verificati nella scuola primaria e media inferiore a partire dall’anno scorso e ora cominciano ad evidenziarsi anche nella scuola secondaria”. Commenta così la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti, Annalisa Martino, riferendosi ai quattromila tagli realizzati nelle scuole campane, che fanno registrare un elevato aumento dei docenti senza sede. “Il problema vero è che si assegnano meno ore a ciascuna materia, facendo lavorare lo stesso docente in più classi – prosegue l’esponente del movimento di cui è leader Antonello De Pierro –, a questo si aggiunge che prima si avevano ore a disposizione per eventuali supplenze, mentre oggi la Gelmini ha dato l’assoluto divieto dell’uso di queste durante l’orario di cattedra. Tutto ciò costringe il preside a dividere le classi, situazione che danneggia la formazione degli alunni, in quanto tali ore libere sono vuote ed inutili. Un’altra possibile soluzione per il preside è quella di chiamare supplenti, ai quali però non si garantisce di essere pagati, questi quindi in seguito rivendicheranno i soldi delle lezioni tenute. In Campania, come altrove – conclude la Martino – ci sono classi numerose, che limitano un lavoro di buona qualità ed inoltre spesso e volentieri le strutture non sono nemmeno adeguate ad un simile quantitativo di ragazzi. La Gelmini insomma ha fatto una manovra subdola per chi lavora nella scuola.”