Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “È stato appurato che il farmaco non reca danni alla paziente ma condivido la scelta del Consiglio Superiore di Sanità”
Roma – Dopo essere stata approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco il 31 luglio 2009, la Ru486 torna a far parlare di sé. Il Consiglio Superiore di Sanità ha infatti diffuso un nuovo parere sulla pillola abortiva prodotta dalla francese Exelgin, sicura – secondo l’organismo sanitario – solo con procedura di ricovero ordinaria, dunque con degenza in ospedale fino all’espulsione del feto. Nelle prossime settimane il medicinale arriverà in Italia e con esso le linee guida per il monitoraggio e la valutazione del relativo uso.
“L’aborto in Italia è regolamentato da decenni dalla legge ed è giusto che il legislatore ponga dei limiti”, ha dichiarato Manlio Caporale, responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti. “Se il legislatore decide che per garantire un percorso che dia piena sicurezza è necessario il ricovero ordinario – spiega Caporale – questo va rispettato. È appurato che il medicinale non danneggia la paziente, quindi si può assumere in tranquillità, ma condivido la scelta del Consiglio Superiore di Sanità anche perché, visto che non c’è più neanche il bisogno di passare attraverso i consultori, almeno il ricovero può essere un deterrente verso tutte quelle ragazze che avrebbero potuto abortire di nascosto dai genitori. Benvenga dunque – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – una misura che garantisca la sicurezza totale delle pazienti”.