Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Atteggiamento inqualificabile”
“Ogni giorno emergono nuove notizie incresciose che delineano una situazione paradossale”. E’ la reazione di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, ai nuovi particolari emersi sulla condotta degli imprenditori al centro dello scandalo sul G8. L’indagine della Magistratura ha evidenziato che, pur di aggiudicarsi gli appalti, tali personaggi erano disposti a pagare persino il banchetto di nozze di un'impiegata del dipartimento che gestiva i grandi eventi. Non solo, a quanto pare, i tessuti per arredare la casa del figlio di Angelo Balducci, uno degli imprenditori coinvolti nello scandalo, furono addebitati alla società Maddalena che ha realizzato il palazzo delle conferenze per il G8. Le rivelazioni sono contenute nella relazione trasmessa dai pubblici ministeri di Perugia Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi al giudice per chiedere di negare la scarcerazione allo stesso Balducci, a Mauro Della Giovampaola e all'imprenditore Diego Anemone, in cella come Fabio De Santis, tutti accusati di corruzione. Argomenti che sono stati ritenuti validi, tanto che la richiesta della difesa per la remissione in libertà è stata negata ieri sera dal gip Paolo Micheli. “Siamo di fronte - afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ad un atteggiamento inqualificabile. E pensare che i cittadini sono costretti ad andare avanti quotidianamente tra mille difficoltà, mentre questi furbetti hanno pensato bene di dilapidare i soldi pubblici per i loro fini personali. L’auspicio - conclude Soldà - è che le indagini proseguano speditamente”.