Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Una maggiore dialettica tra istituzioni e famiglie è fondamentale per bloccare sul nascere tali fenomeni”
Roma – “L’inserimento scolastico non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli centri può risultare spesso problematico”. Questo ha affermato il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà commentando una recente notizia riguardante un episodio di bullismo avvenuto nella scuola media di Giulianova, in provincia di Teramo. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, uno studente di 13 anni dopo una discussione, ha minacciato con un taglierino un suo compagno di 11. Le forze dell’ordine hanno subito allertato il Tribunale dei minori e inviato la segnalazione ai servizi sociali della Asl di competenza. “Fondamentale in questi casi è il dialogo che si deve creare tra le istituzioni e le famiglie dei ragazzi – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –. Dobbiamo indagare a fondo su problemi del genere per avere una risposta adeguata in grado di bloccare fenomeni delinquenziali che potrebbero degenerare. Sono convinto – conclude Soldà – che un maggior stato di allerta anche tra i banchi di scuola non può che fare bene”.