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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

Guardando al futuro l’Italia dei Diritti strizza l’occhio a Carlo Calenda

 

Il responsabile per la Politica Interna Carlo Spinelli spiega le ragioni che hanno spinto il movimento presieduto da Antonello De Pierro a scegliere Azione come primo interlocutore in vista di nuove alleanze 

 
 
 Roma – Il 2023 sarà un anno importante per l’Italia. Infatti si voterà per dare al nostro paese un nuovo governo, il primo dopo la riforma che riduce di un terzo il numero di senatori e deputati e che vedrà di conseguenza lotte interne alle coalizioni per accaparrarsi uno scranno parlamentare. E’ tempo di riflessioni anche all’interno dell’Italia dei Diritti, il movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro, dopo la crescita esponenziale del consenso, che negli ultimi tre anni l’ ha portato a eleggere consiglieri in molti comuni italiani. A parlare della situazione politica attuale e dei programmi futuri dell’IdD, messi a fuoco nell’ultimo direttivo nazionale dal presidente De Pierro e approvati dai membri, è il responsabile nazionale per la Politica Interna Carlo Spinelli: “Ciò che emerge è che il movimento Italia dei Diritti è ormai una realtà consolidata nel panorama politico nazionale, una bella realtà oserei dire, un punto di riferimento per molti italiani che non si riconoscono più nei partiti tradizionali o che sono rimasti delusi dalle novità politiche, ben presto sgretolatesi sotto i colpi di un modo di fare politica ormai superato, che coinvolge sempre meno le persone comuni, le quali sono invece la parte più importante della politica stessa; sono loro, con il consenso elettorale a decidere chi entra nella stanza dei bottoni ed è per loro che il politico deve lavorare anteponendo gli interessi dei cittadini a qualsiasi altra cosa. Purtroppo la gente si sta allontanando sempre più dalla politica, rinunciando anche al diritto/dovere del voto e segnando così non solo la sconfitta della politica stessa ma anche della democrazia. L’Italia dei Diritti —- continua Spinelli — deve i suoi successi elettorali grazie alla costante presenza dei militanti tra la gente, nelle piazze, nei luoghi di ritrovo, sui posti di lavoro per vivere i veri problemi quotidiani che attanagliano la popolazione e che spesso hanno vissuto sulla propria pelle, non essendo professionisti della politica, ma amanti, appassionati, che si spendono a favore dei corpi collettivi e che credono ancora che la gente possa vivere la politica da protagonista. E’ giunto il momento anche per noi dell’Italia dei Diritti di guardarci intorno per cercare movimenti o partiti che manifestano le nostre stesse idee e con i quali ci sono affinità politiche, al fine di continuare a propugnare e consolidare il percorso progettuale già avviato per riavvicinare le persone alla politica e portarle a decidere in massa del proprio futuro. Tra le varie proposte politiche, nuove e vecchie, sicuramente quella alla quale guardiamo con più attenzione è Azione, la compagine partitica che fa capo a Carlo Calenda, con la quale abbiamo molti punti in comune, a iniziare dalle motivazioni per le quali è nata, tra cui spicca l’esigenza di una profonda riforma del sistema politico, che allo stato attuale rischia di non garantire più i diritti fondamentali ed inviolabili dei cittadini. Siamo d’accordo con il leader di Azione — prosegue Spinelli — quando dice che tutti denunciano i vari problemi ma nessuno si batte veramente per risolverli; noi spesso siamo in prima linea nelle battaglie a difesa dei diritti dei cittadini, nel far rispettare la legalità nelle istituzioni, per garantire a tutti i cittadini un’amministrazione trasparente e che sia il più vicino possibile alle persone, soprattutto quelle più in difficoltà, ricorrendo anche ad iniziative estreme per fare più rumore possibile e far accendere i riflettori su problematiche altrimenti nascoste dal buio di una politica clientelare fatta più di interessi personali che di azioni a favore dei corpi collettivi. Dobbiamo fare in modo che la politica riacquisti credibilità e che vengano riaffermati i principi costituzionali. In fondo basterebbe soltanto mettere in pratica ciò che recita la Costituzione italiana per dare al Belpaese un buon governo. L’Italia dei Diritti è pronta ad affrontare nuove sfide e si rende disponibile al dialogo politico con tutte le forze in campo e in particolare con quelle che hanno veramente a cuore l’Italia e gli italiani. Il tempo delle parole è finito — chiosa Spinelli — è giunto il momento del fare e noi siamo sempre pronti all’appuntamento con l’impegno sociopolitico, continuando a rimboccarci le maniche, perché, come dice anche lo stesso Calenda, ci vuole concretezza. Quella che quasi sempre è mancata nella politica italiana“.
 

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