La protesta di cinquantamila residenti in Regione trova il sostegno dell’Italia dei Diritti
La discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, continua a far parlare di sé. I comitati di quartiere Malagrotta, Pisana ’64, Bravetta, Massimina e Ponte Galeria stamattina verranno ascoltati dall’assessore Fabio De Lillo in merito alle richieste di monitoraggio ambientale da parte di un ente terzo. I cinquantamila residenti, dopo cinque anni di proroghe, chiederanno inoltre l’indicazione di una data ultima e definitiva per la chiusura della discarica.
Italia dei Diritti, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, nella persona del responsabile romano Alessandro Calgani, intende manifestare il proprio sostegno nei confronti dei cittadini del XVI Municipio: “Quando si transita davanti a Malagrotta emerge la comprensione se non addirittura la pena per chi abita in zona”, ha commentato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro. “E' una provocazione – spiega –, forse neanche troppo, ma inviterei tutti coloro che devono decidere le sorti della discarica più grande d'Europa a risiedere per una settimana nei pressi di questo scempio. Quello che vorrei è innanzitutto mettere in piedi un sistema di monitoraggio ambientale con controllo fumi e condotte idriche a tutela dei residenti e individuare collaborativamente, tra organi istituzionali e AMA, un progetto di smaltimento dei rifiuti in altro sito e con politiche di rigenerazione efficienti che non possono prescindere da una raccolta porta a porta. La condivisione ci deve essere – conclude Calgani – così come la disponibilità reciproca degli attori chiamati in causa e non può presentarsi solo quando si regalano all'AMA risorse destinate ai cittadini, quali il complesso del Centro Carni, al fine di risanare un bilancio frutto di una gestione dissennata di un’azienda municipalizzata”.