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Tortura alla Diaz per Corte di Strasburgo, Tortosa approva

Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti: “La violenza spropositata di quei giorni ha messo l’intero Paese in difficoltà. Il mio auspicio è che questa condanna possa fungere da sollecito per il Parlamento italiano, affinché si appresti a colmare quel vuoto legislativo ancora esistente emettendo una legge specifica”

Roma – A 14 anni di distanza dai fatti accaduti durante il G8 di Genova la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso nei confronti dell’Italia una duplice condanna: per il massacro di uno dei manifestanti no global (ovvero colui che ha fatto ricorso dinanzi alla Corte di Strasburgo) e per la inadeguatezza delle leggi italiane a punire il reato di tortura. La proposta di legge che introduce tale reato nel codice penale è sottoposta all’esame delle Camere da quasi due anni, per giovedì è previsto il prossimo riesame da parte della Camera dei Deputati ma poi il testo dovrà tornare al Senato.

Oscar Tortosa, responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti, si è così pronunciato in merito a questa sentenza: “Mi sono spesso domandato cosa sia effettivamente successo quella notte, del resto credo che tutti i cittadini italiani rimasti sgomenti dinanzi a tale inaudita violenza se lo siano chiesto. Non voglio entrare nel merito dei fatti accaduti durante il G8 di Genova, tuttavia se la polizia ha sbagliato esercitando una forza eccessiva, che soltanto oggi è stata riconosciuta come tortura da parte della Corte di Strasburgo, contro i manifestanti è un fatto gravissimo. La violenza spropositata di quei giorni, degenerata in un vero e proprio episodio di guerriglia urbana, ha messo l’intero Paese in difficoltà. Il mio auspicio — continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro — è che questa condanna possa fungere da sollecito per il Parlamento italiano, affinché si appresti a colmare quel vuoto legislativo ancora esistente emettendo una legge specifica sulla tortura. Allo stesso tempo, però, mi dispiace osservare che le scelte democratiche che l’Italia compie, siano sempre la diretta conseguenza di pressioni esterne”.

Tortosa tiene, altresì, a sottolineare la vitale importanza in ordine a vicende del genere del rispetto reciproco tra le parti: “Tutte le forze e le istituzioni devono ossequiosamente rispettare il corpus prescrittivo dei diritti umani fondamentali, ma è altrettanto essenziale che gli uomini si impegnino a rispettare le regole che il paese si è liberamente dato”.

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