Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Sono soddisfatto del risultato ottenuto con la convergenza espressa dai rappresentanti locali del movimento sul candidato scelto. Tale preferenza è l’epilogo felice di un lungo percorso che ho seguito con interesse, in quanto molto attento alle vicende politiche umbre”
Perugia - In vista delle prossime elezioni regionali in Umbria si è riunito il direttivo locale dell’Italia dei Diritti che, dopo un appassionato dibattito sulle scelte attuative e programmatiche da adottare, ha confermato la decisione, già annunciata qualche tempo fa, di partecipare in maniera autonoma alla competizione.
Dopo aver lavorato intensamente in queste settimane al fine di individuare una figura idonea che potesse incarnare la linea politica dell’organizzazione, alla presenza del presidente del movimento, Antonello De Pierro, gli esponenti del direttivo umbro presenti al consesso decisionale hanno votato all’unanimità Giampiero Prugni come candidato alla presidenza della Regione Umbria.
Questa nomina ha ricevuto, altresì, il plauso di De Pierro: “Sono soddisfatto del risultato ottenuto con la convergenza espressa dai rappresentanti locali del movimento sulla figura di Prugni. Tale preferenza è l’epilogo felice di un lungo percorso che ho seguito con interesse, in quanto molto attento alle vicende politiche umbre. Anche se mi era stato chiesto di poter considerare la possibilità di una mia candidatura, ho preferito che la scelta ricadesse su un esponente locale con ottima conoscenza della realtà e delle criticità territoriali. Naturalmente, seguirò molto da vicino l’arduo cammino che ci attende, in quanto sono molto legato a questa regione. Pertanto, ho tenuto molto a essere presente all’incontro che si è svolto per la ratifica finale del candidato alla presidenza. Ora è il momento di chiedere ai cittadini di orientare il consenso verso l’Italia dei Diritti, in virtù del fatto che rappresentiamo la vera e genuina faccia del cambiamento, essendo lontani da logiche propagandistiche e demagogiche o da esercizi retorici, così come siamo assolutamente distanti dai giochi di potere propri di una certa politica. Noi propugniamo – continua il Presidente dell’Italia dei Diritti – il diritto soggettivo del cittadino e non permetteremo a nessuno di calpestare, mortificare o marciare con i cingoli dell’arroganza su quella sacrosanta salvaguardia della dignità personale dell’individuo. Inoltre, nonostante varie proposte di entrare in una coalizione, abbiamo deciso di correre da soli in quanto l’offerta politica non ci è parsa idonea a soddisfare le esigenze che la quotidianità impone al cittadino, determinando istanze a cui nella gran parte dei casi la politica finora non è stata in grado di rispondere. In Umbria il cambiamento si rivela quanto mai opportuno, la storia ci insegna che nelle democrazie occidentali l’alternanza di governo è quella che garantisce i migliori risultati. In una regione come questa, dove una parte politica gestisce il potere da sempre è quasi inevitabile che si generino e si consolidino percorsi clientelari che poi diventano la regola, rientrando quasi involontariamente nell’ordine naturale delle cose, determinando però quella distorsione che si concretizza in una gestione feudale dell’intero sistema. La nostra sfida è aperta su tutti i fronti, al fine di apportare un miglioramento concreto e percettibile e liberare il proscenio politico da personaggi che da troppo tempo siedono sugli scranni del potere decisionale. Noi ci siamo, ora saranno i cittadini umbri a non dover lasciarsi sfuggire questa occasione irripetibile”.