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Neofascisti in aumento in Italia, Tortosa esprime preoccupazione

Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti:Quando viene meno il concetto di democrazia, il rispetto politico reciproco delle diverse opinioni è chiaro che simili fenomeni attecchiscono. Ormai, sono anni che abbiamo a che fare con questi movimenti di nazionalismo estremo che si diversificano, manifestandosi sotto diverse sembianze e seguendo le forme di violenza attuali”

Roma - In progressivo aumento il numero dei militanti del "Gruppo Fascista per la rinascita d'Italia", movimento nato nel 2010 e che ad oggi 134mila seguaci. Un fenomeno che desta molte preoccupazioni, non a caso è monitorato con attenzione e apprensione, in quanto il passaggio da movimento di aggregazione sul web a gruppo attivo sul territorio è molto repentino.

Oscar Tortosa, responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti, è intervenuto sulla questione spiegando che questo gruppo neofascista pur non rivestendo, a oggi, un ruolo politicamente rilevante sul territorio nazionale, non va sottovalutato essendo in costante aumento, come da più parti segnalato, il numero dei proseliti. “Non credo sia cosi diffuso in Italia — sostiene l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro — anche se, allargando lo sguardo all’Europa, assistiamo da sempre ad alcuni rigurgiti di nazionalsocialismo. Quando viene meno il concetto di democrazia, il rispetto politico reciproco delle diverse opinioni è chiaro che simili fenomeni attecchiscono. Ormai, sono anni che abbiamo a che fare con questi movimenti di nazionalismo estremo che si diversificano, manifestandosi sotto diverse sembianze e seguendo le forme di violenza attuali, si pensi all’Isis.  Di conseguenza, quando aumenta il numero di coloro che credono in quegli ideali, come segnalato da una recente inchiesta de La Repubblica, la cosa deve sempre preoccuparci e il primo passo da fare è investire nelle scuole, nell’istruzione. È importante tenere viva la memoria di ciò che è stato e a cosa questi ideali hanno portato”.

Altro aspetto sottolineato da Tortosa è il concorso della attuale crisi economica all’incremento di simili movimenti: “Soprattutto in momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni, è facile incagliarsi in alcune espressioni esasperate della politica che possono giocare il loro ruolo facendo leva su fenomeni, quali ad esempio l’immigrazione. Proprio di recente, in un’intervista Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, ha fatto riferimento all’immigrazione come a una delle principali battaglie del suo partito, dimenticando di quando anche gli italiani partivano per trovare altrove un futuro migliore. Uno Stato che non è attento alla condizione di chi ci vive, che non è in grado di dare delle risposte efficienti, è questo un dato veramente drammatico. Spesso, non ci rendiamo conto di quanto la recessione economica abbia inciso negativamente sul tenore di vita, aumentandone enormemente le difficoltà, dei  nostri concittadini. Dobbiamo, però, prestarvi maggiore attenzione, perché è propri in questi momenti che si possono allignare fenomeni degenerativi, che siano di estrema destra o di estrema sinistra non è questo l’aspetto importante in quanto sono sempre e comunque pericolosi, che approfittano dei momenti di debolezza per acquisire terreno”.

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