Il presidente dell’Italia dei Diritti, nell’ambito della campagna testimoniale di sostegno alla cultura, era in platea per lo spettacolo “Luci sulla ribalta”, che ha visto una straordinaria interpretazione di Miranda Martino, Gabriele Marconi, Maria Monsè e Claudio Saint-Just
Roma - Era partita proprio dal teatro Cassia, in occasione della prima dello spettacolo “I segreti dell’anima”, portato in scena da Vincenzo Bocciarelli, la campagna di supporto alla cultura teatrale del presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro. E dopo aver collezionato tante presenze in svariate sale capitoline e non, è tornato proprio al Cassia, per applaudire gli amici Miranda Martino, Gabriele Marconi, Maria Monsè e Claudio Saint-Just, i quali hanno debuttato con la pièce “Luci sulla ribalta”, un omaggio al grande genio di Charlie Chaplin, nella ricorrenza del centenario della nascita della celebre maschera di Charlot, che si ispira proprio a uno dei suoi film più noti, “Luci della ribalta”.
La rappresentazione, prodotta da Tom Del Monaco e Tonino Tosto, ha visto in scena anche Ilenia D’Agostino, Carlotta Ercolani e Luna Nisticò, per la regia di Mariano Perrella, e ha suscitato il grande consenso del pubblico presente, che ha applaudito senza soluzione di continuità di fronte alle straordinarie performance dei protagonisti, che si sono alternati sul palco come prescritto dalla migliore tradizione del varietà, di cui hanno ripercorso le principali tappe storiche. De Pierro, che anche come giornalista ha sempre destinato molta attenzione al teatro, da direttore di Italymedia.it e in particolar modo nei dieci intensi anni che l’hanno visto direttore e voce storica di Radio Roma, dalle cui frequenze ha condotto “La radio dei vip”, una delle trasmissioni più ascoltate di sempre nell’etere dell’Italia centrale, si è complimentato con tutti gli artisti per le loro magistrali esibizioni, che hanno regalato alla platea un concentrato di emozioni, come solo la vera professionalità e l’innato talento rendono possibili. Legato da profonda e ultraventennale amicizia con Gabriele Marconi e Maria Monsè, nonché grande estimatore di Miranda Martino, che più volte ha ospitato nella sua trasmissione e nelle sue pagine scritte, il leader dell’Italia dei Diritti non ha lesinato elogi e apprezzamenti, tessendo spassionatamente le lodi dello show: “L’impegno e l’entusiasmo che traspaiono da ogni nota, da ogni piccola battuta, sono certamente la carta vincente di questo spettacolo, che esibisce realtà talentuose non comuni del panorama artistico del momento. Non è cosa ardua leggere tra le righe che lo sforzo da parte di tutti è stato notevole e ha condotto verso un risultato eccellente. E’ importante anche che vi siano ancora produttori che credono nella valorizzazione delle doti dei veri artisti, di cui l’Italia non è mai stata per fortuna avara, a dispetto di una certa politica che tende sempre più a relegare ai margini delle proprie attenzioni le tante oggettività intellettuali e culturali, marciandovi sopra con i cingoli dell’indolenza, e decretando così inevitabilmente il trionfo dell’ignoranza. Non possiamo non reagire di fronte a tali fattispecie comportamentali che di certo favoriscono il sonno delle coscienze, cosa che a tanti politici non dispiace di certo, trovandovi terreno fertile per la contaminazione mentale inconscia tramite l’esercizio retorico degli slogan propagandistici, l’arma ormai preferita da chi vuole fare incetta di bottini consensuali, in un presente che annaspa nel deserto degli ideali e pure delle idee. E poi il teatro, da tanti soggetti improbabili e inaffidabili che imperversano sul proscenio istituzionale è visto come una scatola a perdere, al contrario di altri settori dove si annidano certamente interessi più appetibili per allungare i loro tentacoli rapaci, mossi non certo da una mente pensante produttiva e predisposta a un miglioramento del parenchima sociale, ma da un impulso dettato da una statura morale indubbiamente più bassa rispetto al ruolo rivestito nell’apparato decisionale. Salvo che poi qualche ributtante politicante non individui in una rappresentazione teatrale, anche di scarsa qualità, un percorso clientelare fecondo da cui ricavare un’ampia messe di voti, o peggio biechi tornaconti di infima e indecorosa levatura etica. Quei tanti artisti che hanno la necessità di esprimere la loro arte, hanno il sacrosanto diritto di farlo, e io sono qui proprio per manifestare la linea del movimento politico che presiedo, che persegue questi intenti senza possibilità di deroghe, e solo favorendo l’attivazione di tutti i canali utili a richiamare la gente nei teatri, soprattutto in quelli con budget ridotti, si può opporre un contrasto efficace a tali contegni deleteri per la totalità dei corpi collettivi. Le istituzioni hanno il dovere di favorire le forme di espressione artistica, e non possiamo lasciare che ciò avvenga solo per chi, che a volte tra l’altro ha scarso talento, ha le entrature giuste per accedere alla vetrina televisiva”. Oltre a De Pierro, che attualmente figura tra i politici più seguiti sul web, come da classifica ufficiale http://www.baroncelli.eu/politici_italiani, in aggiornamento quotidiano, tanti personaggi noti, bersagliati dalle raffiche flashanti dei fotografi accorsi, hanno guadagnato le eleganti poltrone della sala, tra cui Gigi Proietti, Amedeo Goria, Giò Di Sarno, Michele Paulicelli, Marco Bignozzi, Detto Mariano, Alberto Alivernini, Emanuele Aiello, Alex Partexano, Jolanda Gurreri, Daniele Bocciolini, Emanuele Vezzoli, Sabrina Crocco, Francesco Ialli, la marchesa d’Aragona, Anthony Peth, l’editore Giò Di Giorgio, Angelo Martini, Laura Sorel, Roberta Sanzò, Natalino Candido, Marco Marcelli e Federica Rinaudo.
(Foto di Michele Simolo)