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Torre Calderina in forte degrado, la critica della Lusi

La vice responsabile dell’Italia dei diritti per la regione Puglia: “Ennesimo esempio di disattenzione da parte delle istituzioni locali”

Bari - La Lega Abolizione Caccia (Lac) ha nuovamente denunciato il forte stato di degrado in cui versa Torre Calderina,l’area naturalistica sita fra Bisceglie e Molfetta. Quest’ultima, rientrante nel Piano Faunistico Venatorio della Regione Puglia, è soggetta da tempo a continua erosione. Secondo quanto denunciato dalla Lac, i 600 metri antecedenti all’antica struttura sono difficilmente percorribili con una utilitaria, l’aria è irrespirabile a causa dell’odore acre dei continui roghi di pneumatici e per le emissioni degli scarichi dei quattro depuratori ivi presenti.

Sull’argomento Patrizia Lusi, vice responsabile dell’Italia dei Diritti per la Puglia, così si è espressa: “Siamo di fronte all’ennesimo esempio di come la disattenzione delle istituzioni locali contribuisca al disfacimento del nostro patrimonio che consiste nella presenza di risorse naturalistiche, la cui sola tutela potrebbe creare sviluppo e opportunità di lavoro”.

La Lusi, a nome del movimento Italia dei Diritti, auspica che “la nuova presidenza regionale tuteli con il giusto riguardo le bellezze ambientali di cui la Puglia è molto ricca, tanto da essere inserita dal National Geographic tra le regioni più belle del mondo”.

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