La viceresponsabile per
Roma – La situazione delle scuole romane è critica. Decine di ragazzi che vogliono iscriversi ai licei sono stati messi in lista d’attesa o respinti. Le scuole elementari scarseggiano di risorse finanziarie e umane, riuscendo a garantire sempre meno il regolare svolgimento dell’attività didattica. Si parla di “classi-pollaio” per il numero eccessivo di alunni che ogni aula dovrà contenere. La macchina della scuola pubblica sembrerebbe al collasso e non solo nella Capitale, ma anche in tutto il resto del Paese.
“Prima che l’intero apparato scolastico venisse stravolto – spiega Ivetta Battaglia, viceresponsabile per
Centinaia di ragazzi non sanno se a settembre riusciranno ad iniziare l’anno scolastico, costretti altrimenti a rivolgersi ad istituti privati.
“Il numero di insegnanti è stato ridotto – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, di conseguenza sono diminuite le sezioni nelle scuole. Tra l’altro, per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, si è costretti ad iscriversi laddove ci siano posti liberi. Il Governo ha attuato una politica mirata a favorire le scuole private, lautamente sovvenzionate. Occorre inoltre sottolineare – conclude