Il viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “L’Eur deve essere il fulcro dell’attività culturale e sportiva, non il ricovero per quattro anziani ricchi”
Roma, - A governare la zona Eur di Roma, non è la giunta del XII municipio, né il sindaco Gianni Alemanno. Di fatto, questo quartiere d’oro è in mano ai ricchi signori della destra. Si tratta di un gruppo di imprenditori nati e cresciuti all’Eur, che con vari investimenti e una movimentata pianificazione urbanistica, stanno sconvolgendo il paesaggio e sollevando non poche polemiche. Eur Spa, questo è il nome dell’ente padrone, è una società sia pubblica che privata, ma i vari progetti messi in atto dall’elite di imprenditori, la portano ad essere più privata che pubblica.
Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, commenta sgomento questa situazione di scellerata privatizzazione del territorio: “L’ente Eur Spa dovrebbe essere censurato dalla giunta Alemanno. Le operazioni che sta portando avanti sul territorio non sono riqualificabili né culturalmente né socialmente. Occorre sottolineare che la società è a capitale pubblico e privato e quest’ostentazione sfrenata del benessere economico va contro ogni regola morale. La giunta dovrebbe avviare una seria riflessione sulla riqualificazione del quartiere che non è un’enclave ma appartiene a tutta la città. Non può essere il feudo della destra fascista, deve essere fruibile a tutti i cittadini. Questo è lo spirito giusto per una metropoli”.
Tra i recenti e numerosi, sicuramente superflui, interventi di urbanistica, quello che ha sollevato più polemiche è stata la demolizione del Velodromo ciclistico a favore di progetti di sviluppo immobiliare di case di pregio. Quattro palazzi da cinque piani li ha previsti sul catino dell'ex Velodromo l'amministratore delegato, vero motore della struttura dal luglio 2009, Riccardo Mancini, amico di Alemanno.
“Si sta ricadendo in un pericoloso affarismo finanziario - commenta scandalizzato l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, sé un pezzo di storia come ad esempio il velodromo, unicum per la sua pista costituito da pavimento con mattonelle di legno, è stato buttato all’aria per costruire quattro palazzoni atti a ricevere dei fortunati privilegiati, che molto probabilmente non ne avevano neanche bisogno. La giunta dovrebbe far rispondere a questi abusi di gestione finanziaria - conclude Celardo-. Alemanno deve ricordarsi di essere sindaco pure dei cittadini poveri, questo suo atteggiamento non porterà voti alla sua giunta. L’Eur deve essere il fulcro dell’attività culturale e sportiva, non il ricovero per quattro anziani ricchi”.