Il viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti commenta il forte disagio che colpisce gli abitanti delle zone interessate
Roma, 14 dicembre 2009 - Nella Valle del Sacco, regione del Lazio meridionale, sorge un grosso distretto industriale che, a causa dell'intensa attività soprattutto chimica, ha prodotto negli ultimi trent’anni un sovraccarico di inquinamento, tale da contaminare i terreni e le falde acquifere della zona, per la quale, già nel 2006, è stato dichiarato lo stato di “emergenza socio – economico - ambientale". L’allarme ecologico interessa anche diversi comuni limitrofi quali Gavignano, Segni, Paliano e Anagni, vittime, secondo le stime, di 60mila tonnellate di rifiuti bruciati che diffondono veleni, pesticidi e diossina. “La politica deve aprire gli occhi e trovare soluzioni concrete”, dichiara Tullio Galassetti, viceresponsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti, e aggiunge: “Studi sul terreno nell'area industriale di Colleferro e parziali quanto insufficienti bonifiche sono state finanziate dalla Regione Lazio. I residenti hanno il sacrosanto diritto di poter vivere dignitosamente e, soprattutto, di essere tutelati. Siamo convinti che prevenire sia meglio che curare e auspichiamo che la prossima amministrazione regionale prenda importanti provvedimenti per giungere alla soluzione. A tal proposito - continua Galassetti - chiediamo due cose agli schieramenti che si confronteranno nella prossima tornata elettorale: spiegarci cosa intendono fare e metterlo per iscritto nei programmi cercando un rapporto di comunicazione costante e continuo con gli abitanti, perché – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - troppe volte e da troppo tempo si chiacchiera e basta. E’ l’ora dei fatti!”.