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Italia dei Diritti

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A Roma manca l’assistenza psichiatrica, il commento di Caporale

Il responsabile per la Sanità  dell’Italia dei Diritti lancia il suo appello alla Regione “Basta individualismi di settore, è necessario un disegno unitario”

 

Roma  –  “Assistenza psichiatrica al collasso? Basta individualismi di settore, è necessario un disegno unitario”. Vuole rincarare la dose Manlio Caporale, responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, che così risponde all’allarme lanciato nei giorni scorsi da alcuni primari delle Asl e docenti dei Policlinici Tor Vergata e Umberto I sulla carenze dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura nella capitale.

 

“Ogni mille abitanti l’Asp (Agenzia della Sanità Pubblica) auspica che ci siano quattro letti per acuti - spiega l’esponente del movimento -. A Roma c’è un grande sbilanciamento: in città infatti il numero dei posti letto raggiunge quota cinque, in provincia invece si fatica ad arrivare a due. Mancano i fondi, è vero,  però allo stesso tempo  è necessario che i soldi vengano ridistribuiti correttamente”, sottolinea Caporale.

L’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro ricorda, inoltre, un vanto del piano sanitario italiano, definito il terzo migliore al mondo: “Non ci troviamo di fronte ad un disastro epocale, come molti vorrebbero far credere, è necessario però un intervento di razionalizzazione”. Caporale torna a parlare dei tagli alla sanità: “Se venissero interrotti gli sprechi ci sarebbero molte più risorse ad appannaggio dei cittadini. Non bisogna discutere sul valore del settore, bensì sull’amministrazione e soprattutto sulla gestione, affinché si smetta di costruire ospedali fatiscenti che cadono giù al primo colpo, come è successo all’Aquila”.

 

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