La viceresponsabile cittadina dell’Italia dei Diritti :“ L’aver ridotto all’osso gli organici e le risorse delle forze dell’ordine, unitamente alla mancanza di politiche di integrazione serie e non assistenziali, ha determinato un netto peggioramento della situazione sicurezza in città”
Roma – “Se si parla di emergenza sicurezza è evidente che la situazione a Roma è completamente sfuggita di mano all’Amministrazione capitolina, che proprio di questa tematica aveva fatto il suo cavallo di battaglia”
Duro il commento di Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, agli ultimi episodi di violenza che hanno avuto come tragico teatro la città governata da Gianni Alemanno.
La notte scorsa, un turista tedesco è stato rapinato e picchiato da 3 uomini nei pressi di Piazza Indipendenza. Le sue urla d’allarme hanno allertato i Carabinieri in servizio i quali sono riusciti ad arrestare solo uno dei malviventi, marocchino e pregiudicato, ora nel carcere di “Regina Coeli” con l’accusa di rapina aggravata in concorso.
Nelle stesse ore un altro trentenne veniva brutalmente aggredito da 4 rapinatori nella villa della sua famiglia in piazza Ettore Casati, zona Pisana. Un’aggressività indescrivibile quella dei ladri, stranieri non ancora identificati, il giovane infatti oltre ad aver dovuto consegnare gioielli per 50.000 euro ha riportato ferite alla testa e la rottura del setto nasale.
“La chiusura dei Commissariati – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -, l’aver ridotto all’osso gli organici e le risorse delle forze dell’ordine, unitamente alla mancanza di politiche di integrazione serie e non assistenziali, ha determinato un netto peggioramento della situazione sicurezza in città”.
In questa escalation di soprusi, non va dimenticato lo stupro, il terzo in meno di due settimane nella città di Roma, di una ragazza italiana di 18 anni, compiuto da 3 cittadini somali, all’interno dell’ex ambasciata del loro paese oggi edificio abbandonato al degrado.
“Nelle dichiarazioni del sindaco Alemanno – prosegue la Sassone - che chiede il rimpatrio di stranieri è evidente l’incapacità di affrontare in modo strutturato il problema sicurezza: utilizzare capri espiatori e dare pene esemplari non risolve le cose ed è tipico di un odioso modo di concepire la politica che dovrebbe essere scomparso dalle società democratiche e dallo Stato di diritto. E’ necessaria – conclude - un’assunzione di responsabilità della politica, cambiare rotta prima che Roma diventi un’ingovernabile ricovero di disperati”.