Il viceresponsabile per
Roma – “In questa interminabile debacle della scuola, che sempre più somiglia a una disfatta voluta e pianificata, non passa settimana senza registrare una nuova e pesante mortificazione”. È quanto dichiarato dal viceresponsabile per
“Questo è il caso di una leggina voluta da uno dei tanti ‘azzeccagarbugli’ che popolano la politica italiana – continua risoluto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –, gente che spesso nulla conosce dei settori per i quali legifera. L’emendamento impedisce di fatto ai docenti di insegnare in province diverse da quella di residenza. C’è da scommetterci che è voluto non per provare a risollevare le sorti dell’istituzione scolastica, ma per meschini calcoli elettorali. Per cui si rimandano a casa quegli insegnati ‘terroni’, che forse hanno maggior punteggio o migliori capacità, e si creano più possibilità per gli indigeni, a prescindere dalle effettive attitudini degli stessi”.
“Ma com’è possibile tanta miopia?”, si domanda De Sessa, che aggiunge: “Ancora non si è capito che la scuola è il luogo in cui si educano le nuove generazioni, ossia si costruisce il futuro di una nazione? Speriamo non sia