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Guazzi riflette su record di giovani badanti in pensione di reversibilità

Il viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei Diritti: “Il quadro riportato appare sicuramente come il sintomo finale di un problema estremamente complesso, che andrebbe risolto a monte e con la dovute precauzioni”

 

Roma – Secondo quanto riportato da Manageritalia, associazione dei dirigenti del terziario privato, in Italia risulta in aumento il numero di matrimoni contratti fra marito anziano e giovane moglie straniera, e di conseguenza anche il numero di pensioni di reversibilità assicurate a donne sotto i 60 anni.  Dallo studio condotto emerge, infatti, che nel 2008 le pensioni in oggetto siano state circa il 10 per cento, ma di queste, quasi la metà, sono state assegnate a vedove under 50. Prassi diffusa è pertanto il matrimonio ‘siglato’ con un coniuge durante i suoi ultimi mesi di vita, o addirittura in punto di morte, così da comportare il beneficio di un trattamento pensionistico per decenni. Tutto questo non senza un forte aggravio per le casse degli enti previdenziali.

 

Ad esprimersi in merito alla questione è il viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei Diritti, Andrea Guazzi: “Il quadro riportato appare sicuramente come il sintomo finale di un problema estremamente complesso, che andrebbe risolto a monte e con la dovute precauzioni, ma soprattutto con la volontà di farlo. Il sistema previdenziale e assistenziale deve essere senza alcun dubbio ripensato – continua nel suo ragionamento l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –, senza ovviamente inasprire situazioni di per sé non facili. A questo proposito mi viene in mente la felice frase detta dal segretario del PD Bersani che racchiude appieno il mio pensiero, ovvero la necessità delle nostre istituzioni di vedere le cose con gli occhi dei più deboli, e aggiungerei senza alcuna discriminazione”.

 

“Quanto meno è urgente sulla questione pensioni – conclude Guazzi – un piano di controllo più penetrante, e magari proporre delle alternative valide all’assistenza privata per gli anziani i quali, troppo spesso, sono le uniche vittime che rischiano di essere lasciate in balia degli eventi”. 

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