Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “È ora di chiedersi se sia arrivato il momento di liberare la Rai dall’occupazione politica per consegnarla ai cittadini”
Roma - “Se il direttore del Tg1 risulterà colpevole, non c’è dubbio che si tratta di un abuso di potere, in quanto ha sottratto soldi pubblici. Questo perché si sta parlando della Rai, un’azienda principalmente finanziata dal canone e, quindi, con i soldi dei contribuenti. Riteniamo gravissimo che l’abuso di fondi pubblici passi come una prassi, come un uso di costume che per noi non può che essere un malcostume”. Giuliano Girlando, responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, riflette sull’istruttoria aperta dalla Corte dei Conti sui rimborsi spese di Augusto Minzolini, direttore del telegiornale della prima rete Rai.
“Rispetto a questa vicenda - dichiara con chiarezza l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, rilanciamo la necessità di rendere autonoma la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, poiché in essa vi è un estremo conflitto di interessi per quanto concerne la lottizzazione dei partiti”.
Girlando conclude la sua analisi con un invito alle istituzioni: “È ora di chiedersi se sia arrivato il momento di liberare la Rai dall’occupazione politica e consegnarla nelle mani dei cittadini, come è giusto che sia. In tal senso chiediamo, soprattutto, figure di garanzia nella gestione dell’azienda di viale Mazzini. Quindi, direttori e giornalisti che rispondono esclusivamente ai cittadini”.