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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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La Lusi entusiasta della vasta adesione a manifestazione delle donne

La responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti: “Quella di ieri è stata solo la prima di una serie di iniziative che dovranno coinvolgere la classe politica, le istituzioni e le forze sociali affinché i diritti delle donne siano rispettati anche in Italia”

 

 

Roma - Patrizia Lusi, responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti, commenta entusiasta l’adesione che ha ottenuto la protesta di piazza delle “sciarpe bianche” a difesa della figura femminile che ha avuto luogo ieri in numerose città italiane ed estere: “La manifestazione del 13 febbraio è stata un successo per la capacità che tutte le donne d’Italia, appartenenti a varie associazioni e formazioni politiche, hanno dimostrato nel mettere insieme posizioni distanti tra loro per mostrare il comune sentimento di sdegno nei confronti dell’immagine delle donna che in questi ultimi mesi è stata divulgata dai mass media, a seguito delle vicende che hanno coinvolto il presidente del Consiglio”.

 

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro risponde a Silvio Berlusconi che ha definito la manifestazione “faziosa e vergognosa”, denunciando senza mezzi termini la situazione del Bel Paese: “Quella di ieri è stata soltanto la prima di una serie di iniziative che dovranno coinvolgere, a tutti i livelli, la classe politica, le istituzioni e le forze sociali affinché i diritti delle donne siano rispettati, finalmente, anche in Italia”.

 

Infine, la Lusi si sofferma sulle condizioni allarmanti del lavoro femminile nel nostro Paese: “Le donne italiane costituiscono il 50% della popolazione e contribuiscono alla crescita del Pil. Eppure, la maggior parte di loro vive situazioni lavorative precarie e, probabilmente, non riuscirà ad ottenere il diritto alla pensione. Tutto ciò senza considerare coloro che prestano la loro attività lavorativa in casa e si dedicano alla cura della famiglia. In alcune zone d’Italia, come ad esempio la Puglia, il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 45% ed i motivi sono dettati anche dalla difficoltà della donna di conciliare i tempi fra lavoro e impegni domestici.

Dunque - conclude la Lusi -, i partiti che sono al governo dovrebbero iniziare a pensare ad una seria riforma del welfare che parta proprio da questa conciliazione: uno strumento indispensabile affinché la donna possa effettivamente realizzarsi e affinché si sostanzi l’articolo 3 della Costituzione italiana, in cui si difende l’eguaglianza dei cittadini”.

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