Il responsabile per la Tutela degli Animali dell’Italia dei Diritti: “Ancora una volta si vuole tornare a delle leggi abrogate oltre un decennio fa che dimostrano l’involuzione cui gli ultimi governi sono stati rei”
Roma– Sopprimere gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo, è riassumibile in questi termini quanto ha dichiarato, in una richiesta di informazioni al Comune di Cantù, provincia di Como, Angiola Tremonti, consigliere comunale, sorella del ministro delle Finanze, lamentandosi dei costi di gestione del canile locale.
“Siamo alle solite – commenta con sdegno Marco Di Cosmo, responsabile per la Tutela degli Animali dell’Italia dei Diritti - quando si tratta di fare tagli sono sempre i più deboli e indifesi i primi a pagare. Mentre il ministro Giulio Tremonti taglia sulla vita delle persone, la sorella Angiola ha pensato bene di prendersela con gli animali, nello specifico i cani. Ancora una volta – continua Di Cosmo - si vuole tornare a delle leggi abrogate oltre un decennio fa che dimostrano l’involuzione cui gli ultimi governi sono stati rei e manifesti. Se davvero la consigliera pensa che i cani siano portatori di malattie potrebbe studiare l’impatto umano su quel pianeta chiamato terra”.
Le accese reazioni degli animalisti e i cartelli apparsi sulle gabbie del ricovero per cani non hanno fatto cambiare opinione alla consigliera Tremonti. La struttura di Mariano Comense che ospita gli abbandonati a quattro zampe, va ricordato, si sostenta anche grazie ad un esiguo contributo per residente. “50 centesimi l’anno – dichiara l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - , costo di un caffè, salvano la vita di un cane e non sono nemmeno paragonabili a tutti quegli euro che vengono sperperati ogni giorno dalla pubblica amministrazione, dai governi comunali, provinciali e regionali”.