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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

5000 telecamere spia in tutta Roma, Soldà perplesso

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Il cerchio sulla sicurezza potrà chiudersi solo quando sarà garantita l’efficienza del personale di controllo”

 

Roma – “Il progetto sulla vigilanza portato avanti dal nostro sindaco e realizzato attraverso lo stazionamento di diverse telecamere puntate su circa 300 siti sensibili, sembra essere un’iniziativa lodevole. Mi sarà concesso pensare però a un’evidente strumentalizzazione in vista delle prossime elezioni regionali.” Con queste parole il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà commenta la notizia al via libera dato alla nuova “Sala Sistema Roma” situata nel quartiere romano Ostiense. La struttura ha il compito di controllare il territorio cittadino mediante l’utilizzo di oltre cinquemila telecamere di videosorveglianza, orientate verso musei, monumenti e stazioni ferroviarie. Per il prossimo mese è prevista l’istallazione delle apparecchiature su dieci autopattuglie della Municipale e su altrettanti autobus dell’Atac. I vigili urbani garantiranno ai cittadini il rispetto della privacy. “Mi chiedo come il cerchio della sicurezza possa chiudersi quando le video attrezzature aumenteranno così come i monitor da guardare. Il personale di controllo –  conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – sarà in grado di sorvegliare l’intero territorio? E come verrà tutelata la privacy?”

Disabili bloccati in metro a Roma, l’opinione della Sassone

La viceresponsabile romana dell’Italia dei Diritti: “Nel 2010 si parla ancora di barriere architettoniche nella Capitale, è evidente che qualcosa non ha funzionato”

Roma – “I dati emersi dall'indagine condotta da Cittadinanzattiva mostrano le contraddizioni di una città antica che vuole guardare al futuro, che vuole preoccuparsi della salute e delle esigenze dei suoi cittadini ma che è improntata a uno stile di vita frenetico e di fatto scarsamente rispettoso dei bisogni e dei ritmi dei portatori di handicap”. Queste le parole espresse dalla viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti Antonella Sassone in merito al monitoraggio condotto dall'Agenzia per il Controllo e la qualità dei servizi del Campidoglio, in collaborazione con l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) e l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uic). L’indagine è stata effettuata per verificare il grado di efficienza delle metropolitana di Roma nel rispondere alle esigenze dei diversamente abili. Dai dati emerge che se per la linea B sono stati fatti passi avanti, la linea A risulta pressoché inadeguata per quanto riguarda l'accessibilità alle stazioni. A determinare il livello di giudizio “mediocre” è la mancanza di servizi igienici adatti, di ascensori, di parcheggi riservati e l'inadeguatezza dei percorsi necessari alla mobilità dei disabili.

“La stazione Termini e le altre fermate metro, i marciapiedi, gli autobus e i tram privi dei requisiti necessari, sono la vita quotidiana di queste persone e delle rispettive famiglie – afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e di certo costituiscono un aggravamento alle loro condizioni di vita e un ostacolo alla lotta quotidiana per la normalità. Se nel 2010 si parla ancora di barriere architettoniche è evidente che qualcosa non ha funzionato e che Roma deve percorrere molta strada prima di diventare una capitale moderna e rispettosa dei suoi cittadini. Auspico – conclude la Sassone – uno sforzo congiunto da parte delle amministrazioni che vada al di là delle mode, degli spot elettorali e del colore politico. L'attenzione ai disabili ci deve coinvolgere tutti, prima di ogni altra cosa in quanto cittadini”.

Vacanze pasquali di 42 giorni per consiglieri abruzzesi, la reazione della Del Fallo

La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Una decisione drammatica che allontana l’amministrazione pubblica dai cittadini”


“Ci piacerebbe capire se questo è il modo di festeggiare l’arrivo della primavera da parte del Consiglio Regionale, ferie pasquali comprese, o la modalità per sottrarsi all’espletamento delle funzioni amministrative necessarie, in questo momento più che mai, a ristabilire un ordine politico e sociale dopo i fatti drammatici dello scorso aprile”. E’ il primo commento di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, relativamente ai 42 giorni di ferie pasquali di cui godranno i consiglieri regionali abruzzesi. “Notiamo con ‘piacere’ - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che i nostri amministratori, ad un anno dalla catastrofe, hanno deciso di festeggiare l’evento del 6 aprile scorso, stappando bottiglie di champagne intorno ad un tavolo di concertazione molto privato. Supponiamo che questa pausa sia il frutto della scarsa professionalità nell’affrontare una problematica cardine per l’Abruzzo, quale la ricostruzione. Da una parte, gli aquilani sono scesi in piazza e hanno annunciato iniziative volte a ripulire le città dalle macerie, compito che di certo non dovrebbe gravare su di loro, dall’altra i quadri dirigenti della regione prima tengono banchetti chiusi al pubblico e poi decidono, giustamente dopo tanto lavoro, di prendersi 42 giorni di ‘meritata vacanza’. E’ una situazione - conclude - drammatica e disdicevole, che aumenta la discrepanza tra i cittadini in attesa di risposte e gli amministratori”.

Genitori contro meeting scolastico su gay a Bergamo, sdegno della Martino

La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “Un’intolleranza gravissima che alimenta un’insensata caccia al diverso”

 

Roma – “Sempre più spesso le province del nord Italia sono teatro di vicende che non fanno altro che alimentare un’insensata caccia al diverso”. Con queste parole la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti Annalisa Martino esprime il suo parere negativo riguardo al boicottaggio avvenuto in una scuola liceale di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo operato da alcuni genitori contrari a un incontro organizzato da esponenti del Circolo di cultura gay di Milano denominato “Milk”, sul tema dell’omosessualità. “Sono state realizzate tantissime conferenze sugli anni del fascismo – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e la partecipazione a eventi del genere non comporta necessariamente un’incondizionata adesione, anzi, questi sono incontri che hanno l’intento di aprire orizzonti nuovi a fenomeni poco conosciuti e per questo temuti. Sono inorridita dai commenti di quei genitori che credono che i loro figli possano essere “deviati”. L’omosessualità è un dato di fatto e un’espressione mentale così oscurantista, retriva non può circolare nelle scuole. Il mio sostegno – conclude la Martino – va indubbiamente ai presidi, agli insegnanti e ai genitori più illuminati che agiscono affinché la conoscenza sia diffusa  e garantita per combattere questi insani pregiudizi”.

Scuola sul lastrico a Treviso, l’opinione di Zagbla

Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti: “La politica deve finanziare le  attività educative per garantire un futuro ai giovani”

“Questo è l’ennesimo esempio di come la scuola italiana stia andando sempre più alla deriva se il Governo non assicura fondi idonei”. Queste le parole di Emmanuel Zagbla, responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti, riguardo alla notizia che vede il preside di una scuola di Treviso obbligato a chiedere un prestito in banca per poter pagare gli stipendi dei docenti e del personale così da garantire il proseguimento dell’ anno scolastico.

 

“L’istruzione e le attività scolastiche pubbliche – continua Zagbla –, sono tasselli importanti per la crescita dei nostri ragazzi, per toglierli dalle strade ed assicurar loro un lavoro per il futuro. Il mondo politico, soprattutto in un periodo come quella della campagna elettorale, deve instaurare un dibattito costruttivo sul costo elevato della politica che spesso sottrae finanziamenti che sarebbe più giusto investire in altre attività. Mi augurerei – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – la sospensione di qualche assessorato così da risparmiare soldi che garantirebbero una formazione culturale e sociale dei nostri giovani così come affermato dalla nostra carta costituzionale  ”.

 

 

Bimbi a pane e acqua in mensa scolastica a Vicenza, sgomento della Martino

La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “Oramai sono molte le famiglie che non posso permettersi servizi primari troppo costosi”

Roma – “È a dir poco inconcepibile che alcuni bambini non possano mangiare perché le famiglie non sono in grado di pagare la tassa scolastica”. Con queste parole la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti Annalisa Martino esprime il suo parere in merito alla decisione presa dal Comune di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza, di sospendere il servizio mensa scolastico a coloro che sono arretrati con i pagamenti della retta. Dopo diversi solleciti da parte dell’amministrazione comunale i nove piccoli alunni “insolventi”, due italiani e sette stranieri, hanno ricevuto panini e acqua in sostituzione del pasto ordinario. “Le regioni del nord-est Italia – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sovente si arricchiscono sfruttando la manodopera straniera e le famiglie di questi ragazzi non riescono nemmeno ad arrivare a fine mese. I nostri governanti – conclude la Martino – si lodano di aver eliminato l’Ici, ma come contropartita molti dei servizi comunali sono sempre più carenti e troppo costosi per i cittadini”.

Nomade aggredisce un ragazzo a Pescara, l’analisi della Del Greco

La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “E’ preoccupante se l’indifferenza delle persone si affianca alla violenza”

“Quello in questione è un atto di violenza inaudita che testimonia come nelle vie del centro di Pescara, di notte popolate di ragazzi e piene locali, sempre più spesso si svolgano tafferugli e risse”. Queste le parole di Lea Del Greco, responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti, riguardo all’aggressione di un ragazzo da parte di un nomade avvenuta in un pub del centro.

 

“I continui disordini - prosegue la Del Greco – sono spesso causati dal sempre maggior consumo incontrollato di alcool e di droghe tra i giovani e giovanissimi. Ma quello che maggiormente mi preoccupa è l’affiancamento dell’indifferenza alla cultura dell’ odio. L’aggressione è avvenuta  in mezzo alla gente ma nessuno è intervenuto a prestare aiuto alla vittima. Nessuno si è curato del ragazzo sanguinante e riverso a terra. Vi è necessità – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – di una sensibilizzazione culturale e delle coscienze per evitare una assuefazione alla violenza e all’indifferenza”.

 

Stop a scuola araba di Pavia, l’intervento di Guazzi

Il responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Amministratori miopi, confidiamo nella società civile”

“Considerando la compagine che governa la nostra città, c’è ben poco da stupirsi di fronte a decisioni di questo tipo”. Interviene in questo modo Andrea Guazzi, responsabile per la provincia di Pavia dell’Italia dei Diritti sulla notizia della chiusura, da parte dell’amministrazione comunale, della locale scuola araba. Il corso, destinato ai figli degli immigrati residenti nella provincia lombarda, è stato attivo per tre anni presso l’istituto Angelini. Tutto ciò fino a pochi giorni fa, quando il Comune ha deciso di non rinnovare il progetto. Sfrattata dall’Angelini, la scuola di arabo ha trovato ospitalità presso la sede del circolo culturale “Rinnovare Pavia”, dove un’ala del seminterrato è stata attrezzata con piccoli banchi e una lavagna. “Pavia - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - è ancora una città a dimensione d’uomo e la nostra unica speranza, visto che non possiamo confidare in questi amministratori, è che continui a reperire nella società civile le risorse per riparare alla miopia delle scelte di governo”.

 

Gang multietniche seminano il terrore in Italia, Soldà analizza il fenomeno

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Favorevole alla multietnicità purché vi sia un adeguamento alla nostre leggi”

“Sono favorevole all’integrazione, ma chi viene in Italia deve adeguarsi alle nostre leggi e alle nostre norme civiche”. Queste le parole di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, in merito alle aggressioni svoltesi in questi giorni in città quali Roma, Milano, Napoli e Torino da parte di gang composte da giovani immigrati contro giovani italiani.

 

“Queste bande di delinquenti – continua Soldà –, che si aggirano per le nostre città con il viso coperto da cappucci e con in mano coltelli, hanno propri codici etici e morali spesso ai limiti della liceità. Solo grazie al costante impegno delle nostre forze dell’ordine, che monitorano continuamente la nascita di questi gruppi organizzati, possiamo garantire la legalità nelle nostre città  e la sicurezza per nostri ragazzi  e per tutti i cittadini. Non si può non considerare inoltre che questi episodi di violenza da parte di ragazzi stranieri – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – generano un intolleranza ingiustificata verso gli immigrati e mettono un duro freno alla multietnicità”.

 

 

In manette l’erede dei boss Lo Piccolo, il plauso di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “E’ stato aggiunto un tassello importante al mosaico della legalità”

“Oggi in Sicilia è stato compiuto un nuovo fondamentale passo nel lunghissimo cammino che conduce al raggiungimento pieno della legalità”. Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta con soddisfazione la notizia dell’arresto a Palermo, da parte della Guardia di Finanza, di Giuseppe Liga, soprannominato l'architetto e ritenuto l'erede dei due padrini di San Lorenzo, Salvatore e Sandro Lo Piccolo, alla guida del clan più importante del capoluogo siciliano. “Si tratta - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - di un nuovo punto messo a segno dallo Stato nella partita contro la criminalità organizzata. Il nostro plauso - conclude Soldà - va all’impegno degli inquirenti, che tengono sempre alta l’attenzione, in un territorio non certo facile come quello siciliano, nella lotta per assicurare alla giustizia pericolosi latitanti”.

Gang di ragazze terrorizza Latina, l’analisi della Di Marcantonio

La responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti: “Questione culturale da affidare alle scuole e alle famiglie ”

“Il fenomeno della criminalità minorile è troppo spesso sottovalutato interessando tutta l’Italia e non solo la città di Latina”. Queste le parole di Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti, riguardo alla denuncia da parte della Polizia di una ragazzina che a soli 15 anni era a capo di una banda di adolescenti che perpetrava soprusi e atti vessatori per le strade della città.

 

“La nascita sempre più frequente e in numero sempre maggiore di queste baby gang – continua la Di Marcantonio – è in parte generata da uno spirito di emulazione tra i giovani che misurano il proprio coraggio originando liti e violenze contro propri coetanei. ‘Mi mancheranno i nostri sabati passati a fare le risse’ questa dichiarazione rilasciata dalla minorenne denunciata ci dovrebbe fare riflettere delle motivazioni futili che stanno dietro a questi atti di bullismo. L’assenza di progetti di vita costruttivi e la continua noia – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – sono problemi culturali che la scuola e le famiglie devono impegnarsi ad arginare ”.

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