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Aumento dei 5 in condotta, il punto della Martino

La responsabile per la Scuola dell’Italia dei Diritti: “Gli insegnanti non sono in condizione di motivare i ragazzi”


Roma- “Il 5 in condotta è il frutto di un insuccesso annunciato”. Commenta così, Annalisa Martino, responsabile per la Scuola dell’Italia dei Diritti, il rapporto del ministero dell'Istruzione secondo cui nel primo quadrimestre le insufficienze in condotta degli studenti italiani sarebbero aumentate rispetto allo scorso anno. “Il 5 in condotta - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è uno strumento nelle mani di insegnanti esasperati per l’assoluta mancanza di politiche scolastiche degne di un paese come l’Italia. Da parte del ministro Gelmini ascoltiamo sempre e soltanto parole demagogiche, ci parla di attenzione alla meritocrazia e poi non fa nulla in questo senso nel reclutamento degli insegnanti. Né tanto meno si pensa a migliorare le condizioni di vita nelle nostre classi, spesso sovraffollate. Siamo in una situazione talmente deficitaria che non è possibile infondere motivazione nei ragazzi. Tutto ciò da origine a situazioni border line e in questo contesto l’unica arma nelle mani degli insegnanti è il 5 in condotta. Di questo passo - conclude la Martino - la scuola italiana andrà sempre peggiorando”.

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