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Strumentalizzazioni politiche sul terremoto in Abruzzo, Soldà replica a Chiodi

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Evitiamo che  la bagarre elettorale coinvolga il dolore degli abruzzesi, ma niente lezioni morali da questo centrodestra”


Roma – “Sono fermamente contrario alle strumentalizzazioni politiche di una tragedia come il terremoto in Abruzzo. Questo è assodato, e il fatto che in questa regione non ci siano consultazioni elettorali imminenti acuisce ancor di più il grave danno che alcuni politici provocano a questa terra già duramente provata, utilizzando il tema della ricostruzione o dei mancati interventi per meri fini propagandistici, in una bagarre politica che non rispetta il dolore degli abruzzesi. Tuttavia, non accettiamo lezioni di moralità dal presidente Chiodi, che a suo tempo strumentalizzò non poco il caso Del Turco per vincere le elezioni regionali, e che oggi prova a difendere la sua parte politica, visto che il centrodestra non si è mai fatto problemi a speculare sulle grandi questioni e sui piccoli drammi quotidiani di questo Paese”. Lo ha detto il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, commentando le dichiarazioni del governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, il quale ha invitato i rappresentanti politici e istituzionali a non trasformare il terremoto del 6 aprile 2009 in una occasione di scontro elettorale.

 

“È sotto gli occhi di tutti quello che succede in Abruzzo a quasi un anno dalla catastrofe. Si fa un gran parlare ma il centro della città è ancora un cumulo di macerie e la gente ha enormi difficoltà. Perciò, auspico che ci siano più fatti concreti e meno parole demagogiche”, ha concluso il numero due del movimento presieduto da Antonello De Pierro.

 

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