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Crollo soffitto scuola di Ostuni, l’intervento della Lusi

La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “La nostra speranza è che il Governo intervenga al più presto per rinfoltire il fondo dell’edilizia scolastica e per chiarire definitivamente a chi spetterà di fatto la gestione di questa problematica dopo la soppressione dell’ente provinciale”

Bari – Pochi giorni fa presso la scuola elementare «Enrico Pessina» di Ostuni è crollato durante l’ora di lezione un pezzo di intonaco dal soffitto, ferendo due bambini e una maestra che è caduta mentre soccorreva i piccoli. Per l’intero edificio scolastico, già chiuso nel 2010 per lavori di ristrutturazione e riaperto soltanto nel gennaio scorso dopo le vacanze natalizie, è stato disposto il sequestro. Per questo i 687 alunni del Pessina sono oggi rimasti a casa, nell’attesa che il sindaco della cittadina pugliese Gianfranco Coppola insieme all’amministrazione comunale trovino loro una nuova sistemazione.

Patrizia Lusi, responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, intervenendo sulla vicenda ha messo in evidenza come alla base di spiacevoli episodi come quello di specie c’è sia un problema di  ristrettezza economica quanto la chiusura prossima delle Province: “La questione sicurezza nelle scuole è di primaria importanza e coinvolge direttamente la vita sociale e l’incolumità dei nostri figli. Gli interventi di edilizia scolastica stanno però scontando le ristrettezze economiche imposte dal Governo e dalla spending review. Inoltre la soppressione delle Province, che posseggono in quasi tutti i territori la maggior parte degli istituti scolastici, non agevola l’utilizzo delle risorse in questo senso. La nostra speranza è che il governo intervenga al più presto per rinfoltire il fondo dell’edilizia scolastica e per chiarire definitivamente a chi spetterà di fatto la gestione di questa problematica dopo la soppressione dell’ente provinciale”.

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